L'allarmante diffusione di cause giudiziarie intentate ai danni delle strutture sanitarie o ai professionisti con manifesti fini speculativi, ha proporzionalmente messo in luce un crescente fenomeno di discredito delle professioni in ambito sanitario.
Inoltre, si è potuto accertare che alla diffidenza da parte dei pazienti, si accompagna un sentimento di incertezza in seno all'ambiente lavorativo, che si traduce in pratiche di medicina difensiva con conseguenze ben note in termini di costi economici per l'azienda ed emotivi per i professionisti e pazienti.
La progressiva stigmatizzazione dell'errore clinico, ha portato inoltre, come diretta conseguenza a non percepire più vicinanza ed empatia né da chi riceve le cure, né da chi svolge lo stesso mestiere con le medesime criticità. (burnout professionale).
CONOSCIUTA LA FORMULA ATTRAVERSO LA QUALE "UN PRESUNTO ERRORE PUÒ MUTARE IN PROFITTO", IL PROFESSIONISTA IN AMBITO SANITARIO, È STATO - ED È - UN FACILE BERSAGLIO DI ACCUSE PER GLI SPECIALISTI DELLE SPECULAZIONI!
Presa coscienza dell'urgenza di una forma differenziata di tutela e dal profondo rispetto per la professione sanitaria da un lato e per gli inviolabili diritti del paziente dall'altrp, Giustizia Professionale ha voluto rispondere con un forte segnale, in grado di arginare le conseguenze indotte da ingiusti procedimenti giudiziari.
Per questa ragione è necessario far fronte comune!
Questo è un messaggio ben chiaro al board collaudato di professionisti che hanno sposato la causa di Giustizia Professionale, altamente preparato per supportare l'assistito e offrirgli le proprie competenze per tutelarlo al meglio.
Per comprendere lo scopo etico e sociale di questa Associazione va ricordato che: interrompere e sanzionare procedimenti giudiziari pretestuosi o infondati di malasanità, ha come effetto immediato quello di inibirne degli altri, e di garantire in maniera trasparente i diritti dei pazienti e al contempo quelli dei medici.